Museo Agusta | Villa Agusta, perché una macchina nel giardino?
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Villa Agusta, perché una macchina nel giardino?

Se siete venuti in visita al Museo Agusta una domenica, compresa nel biglietto di ingresso avete trovato anche una sorpresa. La possibilità di visitare Villa Agusta, la splendida dimora costruita dalla famiglia Agusta negli anni ’30 sulla collinetta che sovrasta i capannoni e oggi sede dell’archivio storico aziendale.

Vi siete accorti che nel cortile antistante la Villa c’è una macchina in una teca? Se sì, forse vi siete anche chiesti il perché. Proviamo a spiegarvelo in questo post. Che gli Agusta volessero buttarsi anche nel mercato automobilistico? In un certo senso sì.

La macchina in teca si trova al Museo grazie ad un collezionista privato che l’ha messa a disposizione dei visitatori del Museo e della Villa, per far conoscere una parte di storia aziendale, con un’aurea leggendaria, che in molti ignorano. Infatti, il motore di questa auto è stato prodotto proprio dall’Agusta.

Le voci dei “vecchi” che conoscono ogni aspetto della vita e della storia aziendale della famiglia Agusta raccontano che la passione per le auto degli Agusta non è mai stata nascosta e che intorno agli anni ’60 fu al centro di una rivalità niente meno che con la famiglia Agnelli.

Da Torino sembrava che la FIAT volesse entrare nell’industria elicotteristica, così Domenico Agusta rilevò la OSCA – Officine Specializzate Costruzioni Automobilistiche F.lli Maserati, una piccola casa automobilistica sita a San Lazzaro di Savena.

Sin dai primi anni Sessanta la casa bolognese si specializzò nella costruzione di prestanti vetture Gran Turismo che parteciparono anche alle competizioni di settore a livello internazionale.

L’acquisizione di questa casa avvenne per il tramite della MV Agusta e pare che il motore 1600 venne disegnato e costruito a Verghera nelle officine dove vedevano la luce i motori delle moto MV.

L’esperienza degli Agusta nel mondo delle automobili non durò molto poiché, complice la situazione economica e finanziaria della realtà bolognese, il marchio fu rivenduto e sul calare del 1967 la produzione cessò definitivamente.

Nei fatti, dunque, l’Agusta continuò a fare elicotteri e la FIAT automobili. In Villa Agusta, sotto apposita teca protettiva, trova posto un modello 1600 GT Coupé del 1964 disegnato dalla Carrozzeria Corbetta con motore 1600 cc bialbero aspirato da 125 HP in grado di spingere questa vettura a 240 Km/h.

Un altro segnale, se ce ne fosse bisogno, che la perizia degli operai e la volontà di essere sempre al passo con le innovazioni tecnologiche e le nuove sfide industriali, furono la leva per la dinastia Agusta a realizzare innumerevoli progetti speciali degni di nota, ancora oggi ricchi di fascino.