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Museo Agusta

Via Giovanni Agusta, 506;

21017 Cascina Costa di Samarate (VA)

info@museoagusta.it
TEL. 0331 220545

L’azienda

dalle origini agli anni ’70

La storia dell’Agusta, o meglio della “Ditta Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta” ha inizio dopo la fine del Primo conflitto mondiale. È nel 1923 che l’Agusta trova casa a Cascina Costa, dove ancora oggi è operante una delle sedi della Divisione Elicotteri di Leonardo. Proprio a Cascina Costa sul campo di volo Gaspare Bolla viene avviata l’attività di riparazione e revisione di velivoli trimotore costruiti dalla vicina Caproni. Nonostante nel nostro Paese non mancassero sperimentazioni portanti al volo verticale, l’avvio della produzione elicotteristica avvenne per il tramite di tecnologia importata dall’estero, nella fattispecie dagli Stati Uniti d’America. Negli anni ’30 l’azienda si dedica ad alcuni progetti di monoplani e revisione di motori di velivoli di impiego militare. Nel 1943 comincia a delinearsi l’idea di un progetto legato al campo motociclistico. L’Agusta progetta il motociclo “98” con motore a due tempi monocilindrico. Con la fine del secondo conflitto mondiale, però, Agusta si trova in una di stallo: l’embargo alla produzione aeronautica imposto dagli alleati di fatto impedisce qualsiasi nuovo progetto, e il rischio è la chiusura dell’impresa di famiglia. Ma l’acume imprenditoriale di Domenico Agusta salva l’azienda, e anzi danno vita a quello che diventerà uno dei marchi motociclistici più famosi (e vincenti) del panorama mondiale. Approfittando del boom del settore motociclistico e della superiorità delle proprie conoscenze nel settore meccanico, Domenico Agusta decide di approfondire i progetti motociclistici, fondando una società per la produzione e la commercializzazione di motoveicoli. Nasce così, il 12 febbraio 1945, la Meccanica Verghera che produrrà oltre trenta modelli, in varie versioni, di grandissimo successo a partire dalle MV98 che dal 1946 entrano ufficialmente in produzione. Il vero centro nevralgico della neonata MV Agusta sarà poi il Reparto Corse, costituito alla fine degli anni Quaranta, che in meno di 25 anni di attività portò i propri piloti sul podio per ben tremila volte. Le due anime di Agusta creano una sinergia difficilmente ripetibile e con l’inizio degli anni ’50 dunque Agusta diventa azienda leader nel settore delle costruzioni motociclistiche. Ma se in ambito motociclistico l’Agusta può farsi strada in un contesto già ben delineato, è il volo verticale a creare non pochi problemi. In Italia, infatti, ancora agli inizi degli anni Cinquanta il contesto scientifico e tecnologico sottostante la progettazione e costruzione di elicotteri era molto limitato e lo stesso sostantivo elicottero era ai più sconosciuto. Nel 1951 viene avviato un ufficio tecnico con la supervisione dell’Ingegner Filippo Zappata che diventerà il promotore di innumerevoli progetti. Il suo nome è infatti legato indissolubilmente ai progetti AZ1 (bimotore da trasporto) e AZ8 (quadrimotore). Ma i tempi non erano ancora maturi: nonostante l’aspirazione a progettare e costruire aerei di proprietà sarà con i progetti su licenza che Agusta diventerà inizialmente un punto di riferimento nel settore. Domenico Agusta intuisce la spendibilità commerciale e il grande avvenire che l’aviazione avrebbe gradualmente riconosciuto a questo tipo di macchina. Nel frattempo, è scoppiata la Guerra in Corea dove emergono le potenzialità dell’elicottero Bell-47 prodotto dall’azienda americana Bell che cerca in Europa un partner per la produzione sul continente. L’11 agosto 1952 Domenico Agusta pone la firma per il contratto di licenza di costruzione, riparazione e vendita degli elicotteri Modello 47 da parte della casa americana Bell Aircraft Company. Il primo elicottero prodotto su licenza dall’Agusta, l’AB 47 volò nel 1954. È l’inizio di un’avventura elicotteristica innovativa e tecnologicamente sempre all’avanguardia: il 13 maggio 1956 sono già 100 gli elicotteri consegnati dall’Agusta. Mentre a Cascina Costa fin dal 1958 si lavora alacremente a progetti propri che non usciranno dalla fase di prototipo, come il pesante A101G o i leggeri A103 (primo volo nell’ottobre 1959), A104 (primo volo dicembre 1960) e A105 (primo volo ottobre 1964), o ancora il progetto sperimentale per la Marina Militare A106, gli anni Sessanta rappresentano per l’impresa di Cascina Costa un momento di forte espansione grazie alla produzione su licenza. L’impresa di famiglia con un’aggressiva politica commerciale comincia a imporsi sui mercati internazionali. Nel 1961 entra in produzione l’AB204 Huey, il primo elicottero a turbina realizzato a Cascina Costa. Nel 1965 inizia la costruzione dell’AB205 evoluzione del modello precedente, che coglierà grandi successi di vendita. Nello stesso anno l’azienda ottiene la licenza per il modello AB206 Jet Ranger, un velivolo leggero per uso sia civile sia militare. Nel 1967 l’imponente aumento del volume produttivo rende evidente che il solo stabilimento di Cascina Costa non è in grado di rispondere alla domanda sempre in crescita: viene avviata a Frosinone una nuova società, La Elicotteri Meridionali che nel 1968 ottiene la licenza Boeing-Vertol per la costruzione del birotore CH-47 Chinook. Poco dopo l’Agusta si assicura anche la licenza per la costruzione di un elicottero per impiego navale, il Sikorsky SH-3d Sea King e nel 1970 parte la produzione dell’AB212, la versione bimotore dell’AB205.

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