Le moto MV Agusta
Con la fine del secondo conflitto mondiale Agusta viene a trovarsi in una fase di stallo a causa del divieto posto dagli alleati alla prosecuzione della produzione aeronautica. Ma la lungimiranza del Cavalier Domenico Agusta riesce a trovare la quadra.
Approfittando del boom del settore motociclistico e della professionalità delle proprie maestranze con invidiabili conoscenze nel settore meccanico, Domenico Agusta, da solo a capo dell’azienda accetta una nuova sfida: fonda una società per la produzione e la commercializzazione di motoveicoli.
Nasce così, il 12 febbraio 1945, la Meccanica Verghera che produrrà oltre trenta modelli, in varie versioni, di grandissimo successo. La famiglia Agusta anticipa una tendenza che farà scuola nei decenni a seguire: puntare sull’immagine rendendo i propri piloti, protagonisti del motomondiale, veri e propri testimonial.
Con un’operazione che potremmo definire di marketing ante litteram la MV entra nel mondo delle competizioni motociclistiche: le Moto MV Agusta diventano sinonimo di velocità e robustezza e il grande pubblico non può fare a meno di desiderarle. Una garanzia di successo in tutti i sensi.
È proprio al Reparto Corse che MV Agusta deve la propria fama e notorietà. Costituito alla fine degli anni Quaranta, il Reparto Corse dal 1952 al 1976 riuscirà a portare i propri piloti sul gradino più alto del podio per ben tremila volte, rendendo la MV Agusta una delle case produttrici più di successo di tutti i tempi.
In venticinque anni di storia i Gran Premi Mondiali vinti saranno 270, grazie a piloti del calibro di Leslie Graham, Carlo Ubbiali, Gary Hocking, Phil Read, Jhon Surtees, Tarquinio Provini, Mike Hailwood, Cecil Sanford e dell’inarrivabile Giacomo Agostini.
Nonostante i grandi successi, con l’affermarsi di Agusta in campo elicotteristico e la concomitante profonda crisi del settore motociclistico, nella stagione 1977 l’attività agonistica viene sospesa e cinque anni dopo, nel 1982, l’attività motociclistica della MV Agusta cesserà per sempre.