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Museo Agusta

Via Giovanni Agusta, 506;

21017 Cascina Costa di Samarate (VA)

info@museoagusta.it
TEL. 0331 220545

La famiglia Agusta

Il nome Agusta compare sin dai primordi della storia dell’aviazione. Giovanni Agusta, nato a Parma nel 1879, già agli inizi del secolo scorso è più che un appassionato del volo. Nel 1907 progetta e realizza il suo primo velivolo, l’AG-1, un aliante biplano che compie il primo volo sulla piazza d’armi di Capua, al traino di un’automobile e il cui sviluppo proseguirà sino al 1911. Nel 1907 nasce il primogenito Domenico Agusta. L’anno seguente nel 1908 nasce Vincenzo.
Nel 1911 Giovanni Agusta si dedica alla ricerca in ambito aerodinamico e quando scoppia la guerra italo-turca, Giovanni Agusta è in Libia come volontario. Al ritorno in Italia viene assunto nel 1913 alla Caproni. Nel 1916 nasce Mario Agusta.
Nel 1919 Giovanni Agusta aderisce al primo Battaglione di aviatori insieme a Gianni Caproni ed Emilio Pensuti a Cascina Malpensa. Terminata la Prima guerra mondiale nel 1920, lasciata la Caproni, fonda la ditta Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta, con officine a Tripoli, Bengasi e Foggia.
Nel 1923 Giovanni, con la moglie Giuseppina, e i figli Domenico, Vincenzo e Mario, si trasferisce a Cascina Costa, sul campo di volo “Gaspare Bolla”, dove avvia l’attività di riparazione e revisione dei trimotori Caproni. Nello stesso anno nasce Corrado Agusta.
1927: un anno di grandi trasformazioni
Nel 1927 l’Agusta si dedica al progetto del monoplano AG2, uno dei primi velivoli sportivi realizzati in Italia. Il 27 novembre dello stesso anno Giovanni Agusta muore prematuramente e l’azienda passa sotto la guida della moglie Giuseppina e del primogenito Domenico.
Le attività dell’azienda si concentrano sulla revisione e riparazione di aerei Caproni, FIAT, Breda e SIAI. La famiglia aspira a far entrare l’azienda nell’olimpo del settore elicotteristico. Ma i tempi non sono ancora maturi: lo diventeranno dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
Nel 1935 Agusta partecipa per la prima volta al Salone Internazionale Aeronautico di Milano. Nel frattempo, l’azienda amplia la propria attività, soprattutto dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, con aerei costruiti su licenza AVIA – FL-3 e IMAN- RO-41 e modifiche su aerei FIAT BREDA SIAI.
Nel 1936 gli Agusta decidono di costruire una Villa di famiglia sulla costa che sovrasta il sedime di Cascina Costa. Viene edificata Villa Agusta, una splendida abitazione dal gusto neoclassico, con ampi spazi interni ed esterni e una lunga scalinata che collega la villa direttamente con lo stabilimento sottostante.
Il 28 novembre 1955 muore la Contessa Giuseppina Agusta, mentre 3 anni dopo nel 1958 viene a mancare anche Vincenzo Agusta. Nel 1969 muore Mario Agusta e l’azienda resta saldamente nelle mani di Domenico e Corrado.
Il 2 febbraio 1971 nel pieno dello sviluppo del progetto A109 viene a mancare il conte Domenico Agusta e il fratello Corrado assume la presidenza dell’azienda che manterrà fino alla morte nel 1989.

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