Se siete già venuti a visitare il nostro museo sapete che moto ed elicotteri sono protagonisti assoluti con spazi dedicati sia nelle sale interne sia negli spazi esterni. Ma con tutta probabilità avrete anche avuto modo di osservare qua e là dei manufatti più particolari che ad uno sguardo poco attento possono aver fatto storcere il naso!
Si tratta di progetti speciali o prototipi usciti direttamente dai capannoni Agusta per soddisfare le più disparate esigenze della famiglia o ancora per testare il mercato in particolari momenti storici, o ancora per realizzare un sogno, fatto di creatività e di spirito imprenditoriale.
Un risciò per le vacanze
Proprio poco dopo l’ingresso è posizionato un piccolo risciò bianco, a tre ruote e quattro posti con i sedili in pelle marrone. Un pezzo che sembra uscito da una rivista patinata degli anni ’50. Si tratta di un prototipo fatto realizzare appositamente per gli spostamenti della famiglia Agusta sulla collina di Portofino, località in cui gli Agusta avevano una villa di proprietà.
Villa Altachiara, ai più tristemente nota per la vicenda di cronaca nera di inizio millennio, si trova su un’altura, affacciata a picco sul mare. Un luogo con una vista panoramica d’eccezione ma piuttosto impervio da raggiungere, tanto che il Conte Corrado, proprietario della Villa, fece realizzare questo risciò per rendere meno faticosi gli spostamenti. Un modello realizzato nel 1965 dal motore del motocarro Tevere.
Hovercraft che passione!
Non è finita qui, però! Spostandoci al piano superiore nel locale dove è situato anche il simulatore di volo sono presenti altri 3 progetti speciali.
Il primo è un hovercraft bianco, realizzato in un unico esemplare e fortemente voluto da Domenico Agusta nel 1969. Si tratta di un bicilindrico 300 cc 2 tempi a cilindri orizzontali, con avviamento elettrico e bipala in legno studiato sul modello di un progetto simile della Bell Aircraft.
Poco dietro potrete osservare la Motozappa 188 con motore derivato dal modello liberty 50 e prodotto in 50 esemplari. Uno strumento agricolo all’avanguardia per il periodo.
Agusta nel mercato delle automobili?
Impossibile non sgranare gli occhi davanti alla piccola vettura che chiude il trittico di progetti speciali nella sala del simulatore. Che gli Agusta volessero entrare anche nel mercato delle automobili?
La vetturetta 350 è un progetto del 1951, di cui furono realizzati 2 soli esemplari su progetto dell’Ing. Pietro Remor. Una piccola auto con avviamento elettrico bicilindrica 350 cc a 4 tempi e 4 velocità, con telaio a scocca portante, motore posteriore e ruote posteriori a bracci oscillanti.
Piccoli gioielli che restituiscono l’immagine di un’azienda dove creatività e lungimiranza regnavano sovrane. Se vi abbiamo incuriosito e soprattutto se non siete mai venuti a farci visita, il prossimo weekend potrebbe essere proprio l’occasione giusta!
Chissà quante altre curiosità scopriremo nel prossimo post?
[…] In occasione del World Motorcycle Day puntiamo l’attenzione sulle nostre splendide moto e vi ricordiamo che nelle nostre sale ne troverete esposte una cinquantina fra modelli da competizione e di serie, senza dimenticare i progetti speciali Agusta. […]
[…] Nei fatti, poi, l’Agusta continuò a fare elicotteri e FIAT automobili ma per un breve periodo in Agusta si progettarono motori per le macchine e quella in teca monta proprio un motore realizzato in quegli anni grazie alla perizia degli operai Agusta e alla ricerca che aveva portato anche anni prima la stessa Agusta a realizzare alcuni progetti speciali fra cui proprio una mini auto. […]